Gli Oscar premiano il lavoro degli stunt con una nuova categoria a partire dalla 100sima edizione
Netflix conferma un nuovo adattamento di Orgoglio e Pregiudizio, nella serie Emma Corrin, Jack Lowden e Olivia Colman
Debutta su Disney+ Suspect:The shooting of Jean Charles de Menezes
E’ ufficiale, Devil May Cry avrà una seconda stagione
La tigre e il dragone diventa una serie tv per Prime Video
James Cameron parla del futuro del cinema con l’intelligenza artificiale
Tony Gilroy: “Senza Baby Yoda non avremmo mai avuto Andor” – il creatore ringrazia The Mandalorian. Nuove immagini per Andor 2
Sarah Michelle Gellar protagonista e produttrice di Bad Summer People, la nuova serie tra mistero e drammi di alta società
Dopo l’annuncio dello scorso anno della categoria dedicata al miglior casting, l’Academy of Motion Picture Arts & Sciences rilancia con un’altra grande novità: a partire dalla 100ª edizione degli Academy Awards, prevista per il 2028, sarà introdotto un nuovo premio ufficiale per il Miglior Stunt Design, che celebrerà il lavoro degli stunt nei film usciti nel 2027.
«Gli stunt hanno sempre fatto parte della magia del cinema», si legge nel post pubblicato dall’Academy sui propri canali social. «Ora sono parte degli Oscar.»
La nuova categoria è il risultato di una lunga battaglia condotta dalla comunità degli stunt, guidata in particolare dal regista e produttore David Leitch, ex stuntman e grande sostenitore del riconoscimento di questo mestiere. Dopo anni di appelli e dibattiti, il Consiglio di Amministrazione dell’Academy ha finalmente ufficializzato la nascita di questa categoria competitiva, che andrà ad affiancare le discipline tecniche già premiate, come montaggio, effetti visivi o sonoro.
La categoria dedicata agli stunt arriva solo un anno dopo l’introduzione del premio per il miglior casting, che debutterà agli Oscar del 2026, mentre per trovare una nuova categoria prima di queste due bisogna risalire al 2001, con l’istituzione dell’Oscar per il miglior film d’animazione.
L’aggiunta dello Stunt Design è un segnale importante: da sempre parte integrante del cinema d’azione, d’avventura e non solo, il lavoro degli stunt performer e dei coordinatori di scena ha contribuito a realizzare alcune delle sequenze più spettacolari e iconiche della storia del cinema, pur rimanendo troppo a lungo nell’ombra dei riconoscimenti ufficiali.
La cerimonia del 2028 – che celebrerà il centenario degli Oscar – sarà dunque anche l’occasione per dare spazio, finalmente, a una delle professioni più complesse, rischiose e spettacolari del grande schermo.
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Netflix ha ufficialmente messo in produzione una nuova miniserie in sei episodi tratta da Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, affidando il ruolo della protagonista Elizabeth Bennet a Emma Corrin. Al suo fianco, nel ruolo del tormentato Mr. Darcy, ci sarà Jack Lowden, mentre Olivia Colman interpreterà la nevrotica Mrs. Bennet.
La serie, le cui riprese inizieranno entro fine anno nel Regno Unito, è scritta da Dolly Alderton, autrice del memoir e della serie Tutto quello che so sull’amore, e sarà diretta da Euros Lyn, che figura anche tra i produttori esecutivi insieme a Corrin (al debutto nel ruolo), Laura Lankester, Will Johnston e Louise Mutter per Lookout Point. La produzione è firmata Lisa Osborne.
Netflix ha presentato il progetto come una versione classica e fedele del romanzo originale, con l’intento di restituire la forza e il fascino dell’opera a una nuova generazione di spettatori. «Una volta ogni generazione, un gruppo di persone ha la possibilità di raccontare di nuovo questa storia meravigliosa», ha dichiarato Dolly Alderton. «Con Orgoglio e Pregiudizio ho voluto trovare un equilibrio tra familiarità e novità, rimanendo fedele allo spirito di Austen.»
Emma Corrin ha definito il ruolo di Elizabeth Bennet come «un’opportunità irripetibile» e ha espresso entusiasmo per la possibilità di interpretare un personaggio così iconico accanto a due attori del calibro di Colman e Lowden.
Ambientato nell’Inghilterra del primo Ottocento, Orgoglio e Pregiudizio racconta la storia di cinque sorelle cresciute in una famiglia con un futuro economico incerto, dove il matrimonio rappresenta spesso l’unico mezzo di stabilità e ascesa sociale. Tra pregiudizi, corteggiamenti e orgoglio, la protagonista Elizabeth dovrà confrontarsi con se stessa e con l’enigmatico Mr. Darcy.
La nuova versione Netflix arriva dopo numerosi adattamenti di successo: tra i più noti, la miniserie BBC/A&E del 1995 con Colin Firth e Jennifer Ehle, e il film del 2005 con Keira Knightley e Matthew Macfadyen, che sarà celebrato quest’anno con una riedizione nelle sale il 20 aprile per il suo ventesimo anniversario.
Dopo l’adattamento di Persuasione con Dakota Johnson nel 2022, Netflix torna dunque a Jane Austen con una produzione ambiziosa, promettendo di «onorare un grande classico e farlo scoprire a un nuovo pubblico globale», come affermato da Mona Qureshi per lo streamer.
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Disney+ ha annunciato la data d’uscita di Suspect: The Shooting of Jean Charles de Menezes, nuova serie drama originale britannica ispirata a una tragica storia vera. Scritta da Jeff Pope e composta da quattro episodi, la serie debutterà in esclusiva sulla piattaforma il 30 aprile, con tutti gli episodi disponibili al lancio.
Ambientata a Londra nell’estate del 2005, subito dopo i devastanti attentati del 7 luglio, la serie ripercorre i drammatici eventi che portarono alla morte per errore di Jean Charles de Menezes, giovane elettricista brasiliano, vittima di un fatale scambio di persona durante un’operazione antiterrorismo. Suspect racconta l’accaduto da più prospettive, esplorando il peso della memoria – reale o distorta – e come essa possa influenzare la percezione della verità.
Il cast include Edison Alcaide (al debutto nel ruolo di Jean Charles), Russell Tovey, Max Beesley, Emily Mortimer, Conleth Hill, Daniel Mays, Laura Aikman e Alex Jennings. I genitori e alcuni familiari di Jean Charles hanno partecipato come consulenti durante la produzione.
Suspect: The Shooting of Jean Charles de Menezes sarà disponibile dal 30 aprile su Disney+.
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Dopo il successo dell’esordio su Netflix, la serie animata Devil May Cry non si ferma: la piattaforma ha ufficializzato il rinnovo per una seconda stagione, a pochissimi giorni dal debutto. Una decisione sorprendentemente rapida, soprattutto considerando la cautela con cui Netflix valuta solitamente i rinnovi, anche per titoli di grande popolarità.
Il via libera è arrivato in un momento favorevole: insieme al lancio della serie, si è registrato anche un boom di giocatori sui titoli videoludici della saga, a conferma dell’effetto “revival” generato dallo show. Devil May Cry è infatti subito salito nelle posizioni più alte della Top 10 globale, attirando fan di vecchia data e nuovi spettatori.
Prodotta da Adi Shankar, la serie è ispirata al celebre franchise videoludico targato Capcom, e segue le missioni del cacciatore di demoni Dante, tra spade, pistole e ironia tagliente. Lo stile anime, l’azione frenetica e l’atmosfera gotica hanno colpito nel segno.
Anche se non è ancora stata annunciata una data per la nuova stagione, i fan possono tirare un sospiro di sollievo: la battaglia contro i demoni è appena cominciata. E Netflix, stavolta, ha deciso di non perdere tempo.
Tutta la prima stagione di Devil May Cry è già disponibile su Netflix.
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Dopo il successo cinematografico del film di Ang Lee, vincitore di 4 Oscar nel 2001, La tigre e il dragone si prepara a tornare sotto forma di serie TV prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television per Prime Video.
Il progetto, attualmente in fase di sviluppo, sarà ispirato ai romanzi della Crane-Iron Pentalogy dello scrittore cinese Wang Dulu, da cui era stato tratto anche il celebre film con Michelle Yeoh e Chow Yun-Fat.
Alla sceneggiatura e alla produzione esecutiva troviamo Jason Ning, affiancato da Ron D. Moore, che collaborerà anche con la sua casa di produzione Tall Ship Productions. Tra i produttori esecutivi figurano anche Maril Davis, Roy Lee di Vertigo Entertainment, Johnny Levin, e Hong Wang e Qin Wang per conto dell’eredità di Wang Dulu. Ying Lou sarà co-produttore esecutivo.
Secondo la sinossi ufficiale, la serie esplorerà «paesaggi mozzafiato e spettacolari scene d’azione», raccontando la storia di Shu Lien e Mu Bai, due guerrieri uniti da un amore proibito e combattuti tra il desiderio di restare fedeli al proprio codice di vita e la possibilità di costruire un futuro insieme, in un mondo in rapido cambiamento.
Il film originale, distribuito da Sony Pictures Classics, è ancora oggi uno dei maggiori successi del cinema in lingua straniera: ottenne dieci nomination agli Oscar e conquistò quattro statuette, tra cui miglior film straniero, fotografia e colonna sonora.
La serie non ha ancora una data ufficiale di uscita, ma promette di reinventare in chiave seriale un classico della narrativa wuxia, tra romanticismo epico e arti marziali spettacolari.
Durante una conversazione al podcast Boz to the Future, James Cameron ha riflettuto sul futuro dell’industria cinematografica, lanciando un messaggio forte e chiaro: se vogliamo continuare a vedere film spettacolari e ambiziosi, come quelli che lui stesso ama realizzare (Avatar) o andare a vedere (Dune), è necessario tagliare i costi degli effetti visivi almeno del 50%.
Ma, sottolinea, non deve essere a scapito delle persone che lavorano nei VFX: «Non è questione di licenziare metà dello staff. È questione di raddoppiare la velocità e l’efficienza, così gli artisti possono passare a nuovi progetti, a nuove sfide creative. È così che vedo l’uso virtuoso dell’intelligenza artificiale.»
Per questo, lo scorso anno Cameron ha annunciato di essere entrato nel consiglio di amministrazione di Stability AI, la compagnia dietro il popolare modello di generazione immagini Stable Diffusion. «Non l’ho fatto per arricchirmi, ma per capire questo spazio dall’interno: come ragionano gli sviluppatori, cosa vogliono ottenere, e come possiamo integrare queste tecnologie nel flusso produttivo del cinema.»
Pur interessato al potenziale tecnico dell’AI, il regista è rimasto fermo nella sua posizione quando si parla di creatività e scrittura: «Non credo che un’intelligenza artificiale possa scrivere una storia capace di emozionare davvero il pubblico. Per parlare di amore, paura, morte… serve un essere umano. Nessuno che conosco sta davvero pensando di far scrivere una sceneggiatura a una macchina.»
Cameron ha anche espresso disagio verso i contenuti generati “nello stile di…”, riferendosi in particolare all’uso dei prompt come “in stile James Cameron” o “in stile Zack Snyder”. Secondo lui, è una forma di riproduzione non autentica, e non rende giustizia alla complessità delle vere influenze artistiche: «Il mio prompt mentale è ‘in stile Ridley Scott’ o ‘in stile Kubrick’, certo. Ma il punto è che bisogna farne qualcosa di proprio.»
Intanto, il prossimo film di Cameron, Avatar: Fire & Ash, è in fase di post-produzione e uscirà il 18 dicembre 2025, distribuito da Disney e 20th Century Studios. E il regista, ancora una volta, promette di spingersi oltre i confini della tecnologia… senza mai dimenticare il cuore umano del cinema
Con la seconda e ultima stagione di Andor in arrivo su Disney+ il 22 aprile, il creatore della serie Tony Gilroy ha rilasciato un’approfondita intervista a Empire, dove ha riflettuto sull’unicità del progetto e sull’incredibile percorso creativo che ha portato alla sua realizzazione.
«Uno show come Andor non accadrà mai più,» afferma Gilroy. «Non perché siamo così bravi, ma perché è quasi impossibile oggi avere a disposizione questa libertà, questi mezzi, e una produzione così protetta da ogni interferenza. Siamo stati fortunati. Siamo stati protetti da Kathleen Kennedy, da Lucasfilm, da Bob Iger… persino dal pubblico. E sì, anche da The Mandalorian.»
Il regista non ha dubbi: «Niente Baby Yoda, niente Andor. Il successo di The Mandalorian ci ha dato la spinta necessaria per partire. Senza quel trionfo, non avrebbero mai finanziato qualcosa di così audace.»
Nonostante i toni diversi tra le due serie, Gilroy respinge ogni tentativo di contrapposizione tra i rispettivi team creativi: «Online cercano sempre di metterci uno contro l’altro, ma senza [Jon] Favreau e [Dave] Filoni non avremmo mai avuto la forza per andare avanti.»
Nel frattempo, Lucasfilm ha diffuso una serie di nuove immagini ufficiali, che anticipano il tono più cupo e serrato della stagione conclusiva. Cassian Andor – ancora interpretato da Diego Luna – si ritroverà a muoversi in un’epoca sempre più vicina agli eventi di Rogue One, mentre il tempo si restringe e la Ribellione comincia a prendere forma.
Gilroy ha confermato che la stagione coprirà quattro anni della vita del protagonista e lo porterà a diventare l’eroe tragico che il pubblico ha conosciuto nel prequel del 2016. «Questo secondo capitolo racconterà davvero la trasformazione di Cassian. È un viaggio di crescita, di scelta, e di sacrificio.»
Nel cast torna anche Ben Mendelsohn nei panni del perfido Orson Krennic, e un nuovo trailer ha già mostrato scene più epiche, cupe e cariche di tensione rispetto alla prima stagione.
New #Andor S2 stills! pic.twitter.com/jCD3MRvYTn
— Andor News (@newsandor) April 10, 2025
Sarah Michelle Gellar è pronta a tornare sul piccolo schermo da protagonista e produttrice esecutiva con Bad Summer People, l’adattamento seriale del bestseller di Emma Rosenblum, prodotto da A+E Studios e Linden Productions. La serie è attualmente in fase di sviluppo e sarà scritta da Cara DiPaolo, che figura anche tra i produttori esecutivi.
Paragonata a The White Lotus per il suo mix di lusso, tensioni sotterranee e mistero, Bad Summer People è ambientata nella cittadina balneare fittizia di Salcombe, a Fire Island, dove la scoperta di un corpo nei pressi della passerella darà il via a una catena di eventi destinata a sconvolgere la comunità.
Al centro della storia ci sono Jen Weinstein e Lauren Parker, due amiche-nemiche sofisticate e manipolatrici, insieme ai rispettivi mariti, Sam e Jason, amici fin dall’infanzia. Da anni le due coppie trascorrono l’estate insieme sull’isola, ma questa stagione sarà diversa: vecchi rancori, segreti e tensioni mai sopite verranno a galla, portando tutti sull’orlo del collasso.
«Bad Summer People è una serie deliziosamente tagliente e avvincente», ha dichiarato Tana Jamieson di A+E Studios. «Il romanzo sembrava saltare fuori dalla pagina, e con Sarah Michelle Gellar nel cast e un team di produzione d’eccezione, sarà qualcosa di davvero indimenticabile.»
Gellar, attualmente ricorrente in Dexter: Original Sin, tornerà anche nel ruolo iconico di Buffy Summers nello spin-off di Buffy l’ammazzavampiri, ambientato nello stesso universo, in lavorazione per Hulu.
Bad Summer People, pubblicato nel 2023 da Macmillan, è il romanzo d’esordio di Emma Rosenblum, che tornerà in libreria nel 2025 con Mean Moms. Intanto, la serie tv promette di portare su schermo tutti i colpi di scena, le gelosie e i giochi di potere dell’estate più velenosa di sempre.
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